Spazio Tadini: Cuba 10 anni fa

Amarcord Spazio Tadini – Era il 2007 quando Francesco Tadini decise di invitare Ana Pedroso a Spazio Tadini per avviare una rassegna sull’arte di questa isola-Stato all’epoca tanto “misteriosa” e affascinante. Oggi, a distanza di 10 anni, questi incontri sono un lontano ricordo di una Cuba che ha perso parte del suo mistero. Pochi mesi fa è morto Fidel Castro e nel 2014 il presidente degli Stati Uniti, ha deciso di porre fine all’embargo economico, finanziario. La Cuba di Fidel si è conclusa definitivamente con la sua morte nel 2016. Quando c’era Fidel noi, d’oltreoceano, in quell’isola, vedevamo tutto il fascino dell’esotico e dell’anticonformismo alla cultura dominante di taglio occidentale. Avvicinarci all’arte dei cubani nel 2007 era un modo per esplorare un “altro mondo”. Si avviò la rassegna Cubart a cura di Ana Pedroso e Chiara Canali nel dicembre del 2007.

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Alessandro Gonzales Delgado e Giacomo Bernasconi furono tra i primi autori a presentare i loro lavori, seguì poi Santiago Luis Ferrer, Kender e altri artisti astratti, poi Fabio Amaya e Rosalba Campra. Merita riportare integralmente la descrizione di questo artista per Cubart

 CubEArt a Spazio Tadini
13 marzo ore 21:00 Spazio Tadini, via Jommelli 24, Milano

CubEArt è un progetto culturale per lo sviluppo e la promozione dell’Arte e della Cultura cubana. Nasce a Cuba dall’esperienza di molteplici incontri ed eventi culturali che in questo paese si realizzano e in cui prendono parte attiva i suoi fondatori. È un progetto culturale aperto ad ogni proposta artistica creativa che contribuisce allo sviluppo, la diffusione e la conoscenza della cultura cubana in altri territori.
Pavana para un poeta defunto é il quarto appuntamento di questa Rassegna che in questa occasione ospita uno tra gli artisti più talentuosi dell’arte astratta cubana: Santiago Luis Ferrer, Kender, il quale terrà una conferenza sull’arte astratta a Cuba.

L’artista dall’inizio della sua carriera ha sempre compiuto un lavoro parallelo d’investigazione e di studi. Diventa curatore del progetto “Espiral Infinita”, nel quale realizza esposizioni collettive di arte astratto: “Turbulencias Post” y “Marea, pero me encanta”, 2004. Quest’ultima marca un eccellente momento per l’astrazione cubana e inaugura la domanda: un boom dell’astrazione a Cuba negli albori del secolo ventuno? Come sostiene il critico e giornalista Alex

Fleites, lo spuntare dell’arte astratta a Cuba, è datato alla fine della quarta decade del secolo scorso e anche se risale in ambito internazionale, al 1951, alla prima Biennale del Museo de Arte Moderno de Sao Paulo, Brasile (Mario Careño), e alla Biennale di Venezia (Girona, Martínes Pedro, Cabrera Moreno; fra tanti altri), non è fino al 1953, con la mostra “Once pintores y escultores”, presentata all’Avana, alla “Rampa”, quandoquestolinguaggio si consolida nell’isola.

Oggi l’astrazione a Cuba si assume come una realtà e una fonte di ricchezza illimitata; autoctona, piena di molteplici risonanze internazionali, capace di metabolizzare altre tendenze, con il suo soma di appartenenza, efficace come linguaggio nel vasto repertorio della contemporaneità. Troveremo nomi come Antonio Vidal, Corratgé, Trillo e Pedro Oraá, pittori astratti che non lasciarono mai questa corrente, altri noti per le sue eccellenti incursioni, Raúl Martínez, González Puig e Fayad Jamís, e tanti altri che si sono sommati fra i quali Laura Hidalgo, Jorge Luis Santos, Manuel Comas, Danilo Vinardel, Marta Flora,

Rigoberto Mena, Bárbaro Reyes (Pango) e Alejandro Saínz.
Kender raccoglie col suo lavoro l’impegno delle generazioni precedenti di astratti, e lo unisce all’impegno quotidiano delle nuove generazioni. Siamo davanti a uno degli artisti astratti cubani più affermati, non soltanto per la sua esperienza e per la qualità indiscutibile della sua opera, con la quale ha contribuito attraverso la sua particolarità al piacevole raggiungimento di un’arte dove fa appello non solo al più profondo godimento estetico bensì anche al ritrovamento dell’io interiore; come lo stesso artista esorta: “Penso che l‘essere umano abbia la necessità urgente di vedere la sua propria fantasia, voltolarsi in essa e scuotersi di tanto peso inerte”. La pittura di Kender, fatta di estese aree di colore e d’impronte, sincrone disordini emotivi, scopre ansie e inquietudini della psiche umana; plasma una sua realtà che ha origine nella frammentazione e nell’accumulazione. Tra le ultime mostre personali “A mis espacios acotados”, L’Avana, Cuba, e tra le collettive: “Constantes Abstractas”. Galería “Orígenes”, L’Avana , Cuba; “ContemporaneaCuba”, CubEArt. Milano, Italia.

La nuova mostra personale di Kender allo Spazio d’Arte Guido Iemmi, percorre la strada del movimento ContemporaneaCuba presentato in Italia da CubEArt nell’anno 2007, al quale ha già partecipato personalmente. La Pavana para un poeta difunto, come il pittore chiama la sua nuova serie, condivide la visione della nostra Associazione in difesa della poesia ed esaspera il suo significato fino alle sue ultime conseguenze, cioè riconosce il potere assoluto lasciato all’immaginazione che fornisce dei mezzi per arricchire la sua percezione universale. Anche se i poeti non sono di moda per i mass media, come afferma il pittore nella sua ultima intervista, la necessità della forza immanente della poesia e fonte primaria della sua Pavana è l’assunto che in principio era la parola.

Con il Patrocinio di:
La Provincia di Milano, Il Comune di Milano, La Embajada de Cuba, oficina cultural; Consulado de Cuba en Milán; Proyecto SUR

Con il Contributo di:
Restaurante Cubano Tocororo, Corsico, Mi; Associazione Culturale La Jiribilla, Corsico, Mi; Tour Operator Havanatur; Associazione Culturale ARCI Bellezza; Segnoruvido.comunicazionevisive.

 

Sempre nel 2007 anche il noto musicologo Luigi Pestalozza propose a Spazio Tadini un appuntamento sulla musica e Che.

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Era un segno dei tempi. Oggi, rileggere e ricordare questi appuntamenti a Spazio Tadini, fa tornare alla memoria la reazione del mondo ai funerali di Fidel Castro che, come tutte le figure importanti della storia, tra chiari e scuri, ha ricevuto un ultimo saluto commosso ma soprattutto per essere stato un uomo di ideali, prima ancora che un uomo di potere. Ai prossimi 10 anni scoprire cosa avrà portato al popolo cubano questa parentesi dal “flusso delle cose”.