AMARCORD: Era il 12 gennaio del 2010 quando Dario Fo venne a Spazio Tadini, associazione fondata da Francesco Tadini e Melina Scalise dopo la morte di Emilio Tadini, suo carissimo amico fin dalla gioventù. L’occasione era per la presentazione di “Gli occhi della follia” di Tito Saffioti.
Si parlava di giullari e su questo argomento non poteva mancare un personaggio come lui che ne esaltava l’essenza. Una sala gremita, la musica del noto liutaio Sangineto e dei suoi figli e tutta la sua carica l’hanno resa indimenticabile (per rivedere l’intervento di Sario Fo durante la serata cliccate sui video):
RIPRESE a cura della REDAZIONE MILANESE DELLA RIVISTA IL CANTASTORIE
Per Dario Fo, questo appuntamento fu l’occasione per conoscere lo spazio dedicato all’amico Emilio. Lui e Dario si conoscevano fin da ragazzi e quando nel 2002 “l’Emilio” se ne andò Dario Fo volle ricordarlo nel libro “Torno Subito”. Non parlò di lui come scrittore, nè come pittore, ma dell’amico con cui ridere e meravigliarsi della vita. Volle condividere con il mondo un suo momento intimo, tra uomini, l’atmosfera goliardica che accompagnava le loro serate, le canzoni intonate con la chitarra, la ricerca di artisti e teatranti, i “bagni” di gente di strada con cui lui, come Tadini, in quella Milano del dopoguerra, cercavano di ricostruire il senso di una vita e progettare un nuovo futuro.
Adesso che anche Dario ha lasciato questo palcoscenico terrestre, vogliamo ricordarlo in questo video in cui Francesco Tadini (come “allievo” consigliato e incoraggiato da Fo come uno zio quando frequentava il Piccolo Teatro) legge il testo di Torno Subito:
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