Inchiostro per…Patrizio Vellucci

Figli dell’acqua

I lavori di Patrizio Vellucci sono il risultato di un lavoro a due, di un maschile, l’artista, e un femminile, l’acqua.

L’acqua quale elemento indispensabile per la vita, è, per Vellucci, fonte generatrice delle sue opere. Lascia che l’acqua impregni la carta, che lavori sui colori, che si muova seguendo le regole della fisica e della chimica. Interagisce con questo processo attraverso la tecnica: a volte impiega strumenti atti a contrastare ciò che le dinamiche naturali muovono sulla superficie porosa, a volte, le favorisce.

Egli studia l’apparente casualità del movimento dell’acqua sul supporto e, ad intervalli temporali diversi, lo legge, lo interpreta, lo svela e trasforma.  Le sue visioni sono rivelatrici della maestosità della natura. I suoi lavori raffigurano prevalentemente  imponenti montagne rocciose, riflessi di vegetazioni rigogliose a bordo di ruscelli o pozze d’acqua.

L’acqua e il colore di Vellucci ci riportano a un racconto della Natura Romantica, dove però l’uomo non teme l’ignoto, l’indeterminatezza, ma ci gioca rispettandone tempi e regole. Una metafora del contemporaneo dove l’Uomo, attraverso la sua nuova coscienza ambientale, cerca di instaurare un rapporto con Natura diverso da quello degli ultimi decenni di sfruttamento incontrollato delle risorse naturali.

Per saperne di più: http://www.centrostudi.com/vellucci/pag1.htm