L’Arte tra Provocazione e Investimento: Riflessioni su Gaetano Pesce

Con i simboli non si scherza. Tu metti in piazza un’opera che richiama un fallo e il fallo è fatto. Ci si ritrova a dover spiegare che è un’ opera originale di un maestro riconosciuto a livello internazionale come Gaetano Pesce (figura straordinaria e innovatrice del design italiano) e questo diventa importante per sostenere che siamo di fronte a un’ opera d’arte. Ma se il progetto fosse stato presentato da un giovane artista sconosciuto sarebbe stata esposta ugualmente? Sarebbe stata arte? Purtroppo sembra che oggi l’arte riceva interesse da parte degli investitori solo se sa essere provocazione più che comunicazione, visione, progetto, rivoluzione, partecipazione. Questo “fallo artistico” mi porta a Milano e alla mano con dito medio alzato di Cattelan in piazza Affari. Cattelan…l’artista della provocazione, del Papa colpito da meteorite, dei bambini impiccati. Ebbene pensateci… se un dito medio percepito sul piano simbolico come provocazione alla finanza viene accolto in Piazza Affari vuol dire che sono loro che rivolgono a noi il dito e la provocazione si annulla e si ribalta. ..e torniamo al potere del simbolico: l’arte va al servizio del potere e, di fatto, oggi è soprattutto finanza battuta all’asta dove contenuti e bellezza valgono meno delle firme e il popolo non compra (per soldi pochi e contenuti non riconoscibili) e diventa solo consumatore di gadget dei musei.

Cosí oggi ci interroghiamo su cosa sia una “Cosa grande” e mentre tutti vedono il re nudo, io penso che mi dispiace che l’arte finanziata per andare nelle piazze, per il popolo porti a pensare a …un cazzo…perché l’arte, anche quella di oggi, riesce a dire molto di più e queste operazioni, se isolate, allontanano dall’arte (di oggi) e dal suo potere rivoluzionario, di stimolo del pensiero. Si finisce con guardare al passato dove, purtroppo, per far arrivare un Van Gogh, lo si stravolge proiettando a parete mentre di arte e pensiero a scuola non se ne parla abbastanza e del corpo si mette in piazza tutto. Spiegate voi a un bambino l’omaggio a Pulcinella..

“Portiamo Napoli in un dibattito sull’arte – dice il sindaco di Napoli – si parla di Napoli e per noi questo è importante”….

l’importanza della vetrina….Comunque va dato atto che Napoli scommette sull’arte.

“Pesce ha pensato alla donna – spiega la curatrice – ha tolto la maschera e la testa e sotto ha un’apertura che potrebbe anche far pensare a qualcosa d’altro” .

La malizia delle persone si ferma al fallo e non vede la donna? Comunque va dato atto che è il caso che si ricominci a fare “critica d’arte”.

Melina Scalise