Il ‘900 di Emilio Tadini, la mostra curata da Francesco Tadini e Melina Scalise (presso la Casa Museo Spazio Tadini), inserita all’interno del palinsesto del Comune di Milano Novecento Italiano e patrocinata anche dal Municipio 3, è stato analizzato e interpretato da circa 80 fotografi che tra ieri e oggi hanno delineato un personaggio dell’arte e della cultura che rimane di forte attualità.
Il lavoro svolto dai fotografi di PhotoMilano (club fondato da Francesco Tadini) è stato straordinario. Hanno preso spunto da articoli giornalistici, testi, poesie, dipinti, racconti di chi lo ha conosciuto, immagini, dipinti. A vederlo tutto insieme è come se ci fosse di nuovo Emilio Tadini qui, tra noi, a raccontarci le sue idee. E’ una grande emozione e un grande omaggio che si unisce al coro di tutti noi soci che, nella Casa Museo Spazio Tadini, lavoriamo tutti i giorni per ricordarlo. Ho dunque scelto di presentare questo contributo direttamente “all’Emilio”( come forse l’avrei chiamato anch’io se avessi avuto occasione di conoscerlo meglio) e gli scrivo così:

“Per questa mostra Il ‘900 di Emilio Tadini, in occasione della rassegna Novecento Italiano del Comune di Milano abbiamo avuto uno straordinario sostegno del Municipio 3 dall’Assessore alla Cultura Luca Costamagna – e ….pensa un po’ Emilio… ha anche la delega alla Felicità, e so che ti sarebbe piaciuto anche solo per questo. Io e Francesco, in questa Casa Museo a te dedicata abbiamo voluto raccontarti come pittore e scrittore, “tutto insieme”, come non lo hanno mai fatto. Alla nostra maniera abbiamo, ancora una volta, fatto a meno di nostalgici viaggi a ritroso nel passato per inventarci un modo per far scoprire, ancora oggi, tutta la vitalità del tuo lavoro, come se fosse ieri, come se fosse sempre. Abbiamo così chiesto di omaggiarti con un lavoro fotografico traendo spunti sia dalla tua pittura e dal tuo lavoro letterario, rivolgendoci alle decine e decine di fotografi del gruppo PhotoMilano, popolato da appassionati di fotografia e capitanati da tuo figlio Francesco ( instancabile – anche irrefrenabile – condottiero di folle attraverso flussi incessanti di parole, sogni e progetti).
Non ci crederai Emilio, sei come tornato vivo tra noi come non lo sei mai stato in questi 16 anni che non ci sei più. Questi fotografi, questi uomini e queste donne – molti dei quali non ti avevano mai conosciuto – è come se avessero aperto una scatola magica. Ora comprendo perché l’ultimo tuo romanzo si intitolava Eccetera…è perché la storia continua! Del resto ce lo avevi detto anche in privato, quando io e Francesco, rimettendo a posto il tuo studio per la Casa Museo, abbiamo visto volare dalla cassettiera un tuo appunto con su scritto “ancora vedo” e poi “Continua…”. Eccoci qui, dunque, a leggere appunti, riferimenti alle suggestioni del tuo lavoro, a scoprire frasi come “grazie per averci fatto scoprire Emilio Tadini” e sorprenderci, nonostante il tempo, quanto di contemporaneo e di eterno c’era nella tua costante ed instancabile ricerca sul senso della vita, sul valore delle cose, sul tempo e di quanto fosse importante porsi al mondo con la meraviglia di un bambino, senza alcuna certezza, per scoprire che ci si sente a casa solo quando si dicono “cazzate”. E’ si, Emilio, il tragico e il comico, il tuo teatro, la vita di ognuno con le cose semplici di tutti i giorni, sono tutte ancora qui, come i profughi, che sono sempre di più e le case pure, ma solo tu riesci a farci volare ieri come oggi.
Tutte queste nuove persone che ti abbiamo presentato nonostante la “distanza” (con tutto il senso che tu hai voluto dare alla Distanza con il tuo lodevole saggio pubblicato da Einaudi) si congratulano con te e noi ringraziamo loro per aver fatto lo sforzo di superare il tempo, di provare l’ebbrezza di vincere la Distanza e di averci fatto sentire te ancora qui, a casa.
Te li presento tutti:
Diego Bardone, Francesco Falciola, Cesare Augello, Elisabetta Gatti Biggi, Luigi Alloni, Giovanni Paolini, Walter Ciceri, Gian Paolo Grignani, Alberto Scibona, Gianfranco Bellini, Laura Caligiuri, Francesca Giraudi, Giovanni Gianfranco Candida, Domenico Sestito, Fabio Zavattieri, Andrea Rossato, Francesco Summo, Adele Caracausi, Daniela Loconte, Alberto Grifantini, Michele Salvezza, Alessandra Antonini, Francesca Gernetti, Franco De Luca, Tiziana Granata, Rodolfo Cammarata, Giuseppe Di Terlizzi, Elvira Pavesi, Rosario Mignemi, Corrado Formenti, Armando Melocchi, Anna Limosani, Giovanna Paolillo, Maria Luisa Paolillo, Angelica Mereu, Cinzia Beatrice Stecca, Roberto Ramirez, Federica Tamagnini, Cristina Risciglione, Renato Corpaci, Matteo Garzonio, Romina Pilotti, Silvia Questore, Roberto Longoni, Fabio Natta, Antonella Fiocchi, Stefano Barattini, Luca Barovier, Michele De Fusco, Fabio Bonfanti, Maria Grazia Scarpetta, Marvi Hetzer, Walter Turcato, Claudio Stefanoni, Magda Chiarelli, Mimma Livini, Cristiano Vassalli, Roberto Crepaldi, Marisa di Brindisi, Marco Simontacchi, Claudio Manenti, Nerella Buggio, Giuliano Leone, Paola Fortunato, Lorena Tortora, Roberto Manfredi, Maria Cristina Pasotti, Bruno Panieri, Marina Labagnara, Antonia Rana, Alberto Chignoli, Andrea Fraccaro, Emanuele Cortellezzi, Daniele Rossi, Maurizio Buttazzo, Marco Bellavita.
A tale gruppo si aggiunge, con alcuni suoi disegni, l’artista Eleonora Prado.
Un’esperienza meravigliosa, mettersi alla prova, conoscere e raccontare, confrontarsi con Emilio Tadini, un “gigante” del ‘900 Italiano. Un ringraziamento sincero a Melina Scalise e Francesco Tadini che ci hanno dato questa possibilità di crescita e di confronto. Armando Melocchi