Cercando le parole per dirlo

Guernica di Pablo Picasso

L’inspiegabile si sa, ci lascia muti e le urla dell’orribile non ci sorprendono quando ci cadono addosso.

Donne e bambini sono carne da macello
e dell’Uomo mi domando se non resti che un corpo sterile senza cervello.

Si diceva…”prima le donne e i bambini” per metterci in salvo,
oggi donne e bambini, ci sono sempre, ma solo “in prima”.

Così, mentre l’AI impara dalla nostra storia, noi la dimentichiamo.
Domandiamo a quest’oracolo che non è più nè vecchio, nè saggio e nè Santo.

Qual è il problema? Risposta.
Un bambino piange? Digita.

L’aureola elettrica ci riempie d’orgoglio onnipotente
e poco importa se il potere ha bisogno di chi soccombe come sempre.

Il vissuto passa dal corpo, ma il suo orologio è superato:
l’evoluzione della specie senza l’esperienza sta togliendo la Speranza.

Nell’era in cui non vediamo più nei tramonti il sole che muore,
ma quello che ci toglie la luce,
confondiamo il conoscere con il servire,
e le persone diventano cose come tante,
cose come le altre.

Il potere sulle cose esalta chi ce l’ha.
Può essere pure l’unica certezza che ha,
più della stessa fine, forse è la fine.

Al mercato delle possibilità non c’è più nessuno.
Tutti posseggono qualcosa, tutti vogliono qualcosa,
nessuno aspetta, ne spera, qualcuno solitario ancora immaginerà.
Non c”è tempo per l’aldilà, nè per l’aldiquà.

La logica ad ogni costo e ogni cosa deve avere un suo posto.

Se pensi all’organizzazione credi a un complotto,
chi certezza cerca e offre prima o poi la trova,

prima poi c’è sempre qualcuno a cui dare la colpa.

Liberi dal peccato restano solo buoni assoluti: le pietre le hanno tutte vendute a buon mercato.

Tutto deve essere e non esistere.
Esistere richiede tempo, un mentre
come l’indeterminato non deve esistere così l’ ermafrodito.

Non è cosa…si dice….

E’ così anche l’amore è un’altra cosa.
Nè desiderio, nè mistero, nè scoperta,
ma legame. Possesso e nemmeno per sesso.

Non più corpi di donne
come terre promesse o spose compromesse: semplicemente perse.

Corpi e corpi buttati come stracci neri,
a marcire, come fiori nei cimiteri.

Si sa quanto sia facile quando la vita non va bene
portare al patibolo uno straniero, di corpo o di terra va sempre bene.

Allora a morte tutte le streghe e le adultere di tutte le ere, in pasto ai porci le maggiorate e, ai mercati, le “pelleeossa” degli abiti firmati.
Loro fertili fanciulle, gli altri lupi pronti a mangiare.

E la vita va da quei corpi martoriati anche quando la vita ci starebbe bene.
Donne, replicanti solitarie, si perdono i padri o vivono al servizio di corpi diversi. A loro pesano le cure straniere, le dipendenze necessarie, gli asili mancati e i tempi che sembran persi.

Nei tempi della Terra le donne lo sapevano che solo un corpo non bastava per due. Nei nostri tempi, un figlio solo basta.

Così muoiono bambini mai nati e muoiono bambini di povera gente senza terre, senza ventri, senza niente
colpevoli di essere nati uomini e non bestie.

Ma la legge degli uomini se ne frega anche di quelle, perchè son belli i cani e i gatti,ma soprattutto i denari che fan fare all’altra gente.

Melina Scalise

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